
Giorgio Griffa & Peter Robinson: Differences in Kind and Rhythm, 2025—Te Uru Contemporary Gallery, New Zeland. Photo by: Sam Hartnett. Courtesy Te Uru.
Giorgio Griffa & Peter Robinson: Differences in Kind and Rhythm, 2025—Te Uru Contemporary Gallery, New Zeland. Photo by: Sam Hartnett. Courtesy Te Uru.
La mostra-dialogo Differences in Kind and Rhythm tra Giorgio Griffa e lo scultore neozelandese Peter Robinson (Ngāi Tahu, 1966) è curata da James Gatt e organizzata da Te Uru Waitākere Contemporary Gallery in Nuova Zelanda, nell’ambito di una serie di esposizioni che mettono in relazione artisti internazionali e di Aotearoa (nome maori per la Nuova Zelanda).
Le opere in mostra, dipinti su tela di Griffa e sculture di Robinson, coprono un arco temporale dal 1972 al 2025. Pur appartenendo a generazioni e contesti diversi, Griffa e Robinson condividono un uso sistematico di forme e processi ripetuti per esplorare i concetti di differenza, variazione, trasformazione, continuità. Attraverso azioni come tracciare linee, impilare, piegare - che evocano e portano a riflettere su tempo, materia e identità - i due artisti costruiscono composizioni modulari o sequenziali che diventano mappe visive del loro stesso processo creativo, che rimane comunque aperto e vivo.
Un'installazione delle opere dinamica e curata crea continue ed efficaci relazioni tra le sculture di Robinson e le tele di Griffa, legandole tra loro e gli spazi espositivi che condividono. Accanto alla riflessione sul processo e la forma, la mostra promuove stimoli e riferimenti trasversali - dalla scienza, al numero, dalle tradizioni alla filosofia - con gli approcci e le differenze di due dimensioni culturali geograficamente lontane come quella occidentale e quella maori: ne risulta un incontro molto stimolante.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo (uscita prevista 26 luglio) che include foto delle installazioni, testi di Christina Barton, Jarrett Earnest, Justin Paton e Shannon Te Ao, e un saggio esteso del curatore.
Distribuita in tre sale, Differences in kind and rhythm si sviluppa da un uso più essenziale della linea, comune ai due artisti, verso strutture sempre più complesse, liriche e colorate nelle opere più recenti, fino a giungere alle sequenze più attuali, basate su numeri e forme a spirale con riferimenti espliciti. I segni, le forme e i numeri che compaiono nei lavori di Griffa e Robinson attingono a un ampio spettro di fonti tra matematica, natura e filosofia, includendo la sezione aurea e il koru, il codice binario, la cosmologia, il tempo e lo spazio indeterminato tra il tutto e il nulla. La mostra si muove anche lungo il confine sfuggente tra pittura e scultura: sono esposti solo dipinti di Griffa e solo sculture di Robinson, ma disposte in modo da generare un’installazione dove le composizioni bidimensionali e tridimensionali si mettono in relazione, attivando lo spazio condiviso. I dipinti non intelaiati di Griffa, fissati alla parete con pieghe ben visibili, assumono una qualità scultorea, mentre al contrario le sculture lineari di Robinson si leggono come disegni nello spazio.
James Gatt